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DUELLO BERLUSCONI-PRODI: LE ANALISI DEGLI ADDETTI AI LAVORI

Di Luca Cacciatore

Dopo aver elargito i suoi consigli nei giorni immediatamente precedenti al confronto televisivo ai contendenti, da sommo esperto dei mass media Maurizio Costanzo tira le somme.

Per il giornalista di Mediaset, la sfida tanto bramata termina con un pareggio ininfluente che non muove voti, a conferma del fatto che chi ha una sua chiara idea non l’ha certo mutata martedì sera, e gli indecisi sono rimasti tali.

Colpa di una sfida noiosa ed ingessata che ha reso l’incontro civile, ma inconcludente sul piano dialettico di uno scontro realistico e stimolante.

Costanzo definisce Berlusconi controllato, accettando le regole (pur contestandole apertamente); Prodi ironico, con una rabbia contenuta e tramutata sovente in ironia.

La gestualità: Berlusconi gesticola poco rispetto a Prodi, in compenso usa molto la penna appuntando in continuazione le sue dichiarazioni; Prodi ha cominciato da subito a celebrare messa con i suoi gesti ampi delle mani.

Punti di forza caratteristici: l’abilità non comune del premier di sciorinare cifre su cifre per difendere l’attività del suo governo dalle critiche; l’ottimismo nel futuro da parte del Professore che, a differenza del solito, esprime i suoi concetti con chiarezza.

 

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